Dal “Diario di Bordo” di Gis – Esplorando qua e là…

4 agosto 2005 – Kinesi/Musoma/Komuge (Tanzania) – h. 15.45

Altri due giorni sono trascorsi, e intanto le nuove esperienze e le scoperte continuano ad accumularsi le une sulle altre.

 
 
Tutte le mattine si lavora. Chi aiuta il
Tondo a misurare e a tracciare disegni, chi si adopera in cucina o in
giardino… La missione di Komuge, a quanto pare, è un punto nevralgico
di questa zona. Qui risiedono cinque suore tanzaniane, le quali, con
molta energia, gestiscono una scuola. Si tratta di una sorta di college,
in cui al momento studiano una quarantina di persone provenienti da
tutto l’Est Africa, per diventare insegnanti. Quindi, gli allievi
che vivono qui hanno tutti tra i venti e i quarant’anni. Ci sono
inoltre molti abitanti del villaggio vicino (sia uomini che donne) che
qui trovano la possibilità di lavorare in modo sicuro e continuativo:
cuoche, professori, guardiani notturni, autisti, factotum… Insomma, un bello staff – come diremmo in Italia!
 
 
In realtà gli edifici sono tutti da
ristrutturare e sono troppo pochi e troppo piccoli, rispetto al numero
di richieste che ogni anno pervengono alla scuola… e poi, bollire
tutta l’acqua necessaria richiede un sacco di tempo (ore e ore, visto
che ne servono moltissimi pentoloni) e non se ne può depurare più del
necessario ogni giorno. L’acqua trattata "a mano", infatti, oltre a
richiedere una notevole quantità di lavoro, non si
conserva… dopo un giorno o due è di nuovo paludosa come prima!
 
 
In ogni caso, finchè non succede quache
imprevisto riescono a cavarsela abbastanza bene. I problemi cominciano
quando si rompe qualcosa. E questo accade circa una volta alla
settimana! Intanto abbiamo imparato a razionare l’acqua, a pulire il
riso (qui lo si compra ancora pieno di terra), a condire la carne con
il cocco e a tagliare la legna con la panga (il machete,
tanto per intenderci). E a togliere gli insetti dalle camere senza
metterci a urlare come isteriche – questo per quanto riguarda me e mia
sorella, ovviamente  …
 
 
Ho anche zappato l’orto. Se lo dico alle mie
amiche non ci credono. Non avevo mai toccato una zappa, prima! Gli
studenti hanno costruito una specie di farm vicino al lago, e
vanno tutti i pomeriggi a controllare e innaffiare la verdura. Così
ieri mi sono autocaricata con loro nel "dietro" del pick-up (eheh, è uno spasso viaggiare più o meno "appesa" dietro al "mezzo"! Altro che air-bag!) e sono andata. Appena arrivata ho avuto uno scontro traumatico con uno sciame di mosquitos arrabbiati; poi mi sono messa a trasportare cavoli. E con questo, non c’è nient’altro da aggiungere.
 
 
Quando ho finito di "contadinizzare", sono
andata con gli altri volontari a Kinesi, un villaggio più grande che
c’è qui vicino. Dico solo questo: è circa dal 2000 che nessun europeo
ci metteva piede. Dei bambini che vivono lì, circa nessuno aveva mai
visto un mzungu (cioè, un bianco). Era come se fosse
arrivato, che so, Babbo Natale! Migliaia di marmocchietti minuscoli che
correvano di casa in casa ad avvisare gli amichetti che stavano
arrivando i mzungu… una cosa incredibile! E poi, qui i
bambini sono davvero bellissimi. Vivacissimi, con gli occhioni
spalancati… e non vedevano l’ora di mettere le manine nei capelli
miei e di mia sorella! Peccato però che quasi tutti abbiano dei
raffreddori e delle bronchiti pazzesche, soprattuto i più piccoli…
 
 
L’altro ieri, invece, siamo stati a fare spese a Musoma, la città più vicina. Avete presente le città del far-west,
tipo quelle tremende dei film? Ecco, Musoma è all’incirca così. Le
strade sono di terra battuta, e sono abbastanza larghe – infatti devono
poter passare furgoni e camion. Sui lati, gli edifici bassi (solo il
pianterreno, in realtà), suddivisi in piccole stanze quadrate, in cui
ci sono le botteghe. Anche qui, come in Kenya, i negozi sono strapieni
di merce di tutti i generi, e spesso il negoziante deve stare fuori dal
negozio! Però non ci sono le grate, almeno nei quartieri commerciali.
L’unico posto "recintato" che abbiamo trovato è una specie di
supermercato gestito da una famiglia di indiani. Qui ci sono moltissimi
indiani, visto che sono stati loro a fondare la città. E
sono quasi tutti ricchi. Non per niente trattano soprattutto beni
"di lusso", come olio, detersivi, saponette e alcolici.
 
 
Nel centro di Musoma non ci sono abitazioni,
ma solo negozi. Gli abitanti, probabilmente, risiedono tutti nelle
campagne circostanti… In compenso c’è un enorme mercato. Un mercato
che, secondo i nostri standard, è veramente ansiogeno. Tanto è vero che
i due MoKi si aggiravano per la zona con aria a dir poco…
terrorizzata! Infatti è situato in una piazza "pinzata" in mezzo agli
edifici, a cui si accede attraverso dei minuscoli cunicoli.
Nonostante lo spazio sia piuttosto ampio, le stradine che passano in
mezzo alle bancarelle sono strettissime (ci passano al massimo due
persone di profilo). E anche queste sono abbastanza "claustrofobiche":
enormi, piene di frutta, verdura, patate, riso, farina e spezie.
Con in mezzo un vero e proprio "buco", in cui sta il
venditore. E insetti e mosquitos a 360 gradi.
 
 
Credo che nessun occidentale, in una
condizione normale, avrebbe il coraggio di avvicinarsi. E tantomeno di
comprare. Ma è solo qui che si può trovare della papaya che sa di
papaya e dell’avocado che sa di avocado… veramente buoni, si mangiano
scavando col cucchiaio direttamente nella buccia… e il tremendo pilipili (peperoncino
piccante), le patate dolci (sanno vagamente di castagna), le banane
salate (si mangiano con lo spezzatino e il sugo!) e i "polli della
savana" (che si comprano vivi o uccisi sul momento)… solo a pensarci
viene fame!
 
 
Prima di tornare a Komuge, ho stretto
amicizia con una parrucchiera. Una tizia abbastanza pittoresca,
che fa treccine e attacca extention alla velocità della luce.
Un risultato perfetto in due ore, e con solo 5000 scellini tanzaniani
(circa 4 euro…). Anche lei era incredibilmente attratta dalla zazzera
gialla mia e di mia sorella. Qui hanno tutti i capelli "a carta a
vetro", e sono pochi quelli che riescono a farli crescere senza
procurarsi un ammasso di nodi sulla testa. Mi sono sentita una specie
di fenomeno paranormale, e ho smesso all’istante di pensare alla
lozione ristrutturante ai semi di lino che avevo – giustamente –
 lasciato a Torino!
 
 
To be continued…
 
 
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Ma che bello… siete sempre di più!

 
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22 risposte a Dal “Diario di Bordo” di Gis – Esplorando qua e là…

  1. valentina ha detto:

    CIAO! carino il tuo blog!mi diresti come hai fatto a mettere il titolo sulla home? grazie

  2. Sharon ha detto:

    aaaaaaah ma qua è peggio di beautiful!!!un megasaluto dalla tua concittadina con la testa che scoppia oggi!ccciaaaooosharolina 🙂

  3. Eleonora ha detto:

    Quali sono gli altri motivi?

  4. Davide ha detto:

    lunghissimo racconto quest\’oggi… ma l\’africa è così affascinante!ciaociao

  5. alessandra ha detto:

    complimenti al tuo blog….baci

  6. Marcello ha detto:

    L\’ultima parte di questo racconto mi tocca da vicino…Li\’ hanno tutti i capelli a "carta di vetro" e non mettono le "extentions" e tu te la "gongolavi" con la tua folta chioma bionda… Che invidia!!!! marci

  7. Alex ha detto:

    L\’ho sempre detto io: una schiena rubata alla terra! E qui ne abbiamo la conferma!Tsè tsè…altro che desperate housewives!hihihihihihihihih!!!!Stasera ti porto al mitico Fishone e vediamo se il blog i Davide ha portato i suoi frutti…

  8. Ilenia ha detto:

    Hei Gis……da quanto tempo…….Sono stata veramente incasinata con l\’università ma…. ECCOMI!!!! Baci

  9. Unknown ha detto:

    sono certa ti troverai benissimo!!

  10. LeFantômeDeL'Opéra. ha detto:

    FANTASMADELL\’OPERAE\’QUI…VOTATEILSUOBLOG…io sono il 1809!ehehla patente ? ce ne vuole…poassato lo scritto…domani comincio le guide…ehehSan Ermes, aiutaci tu!F.d.O.

  11. seenphony ha detto:

    che viaggio meraviglioso devi aver fatto…credo di invidiarti dal profondo.ciau,c.

  12. Valentina ha detto:

    mannaggia!! Questa moda è sempre così "pacchiana"!! Ci vogliono far vestire sempre ridicole!! 😀

  13. seenphony ha detto:

    che ce li ho non è un segreto.ma sono cazzate abnormi.e poi si,moccia,ma paragonare moccia a brizzi è come paragonare milly carlucci a lilly gruber.uh?

  14. Sharon ha detto:

    la felicità fa una paura allucinanteeeeeeeeeeeeee…com\’è andato il tuo week end?un bacioneeeeesharolina 🙂

  15. Gaia ha detto:

    sono bionda dentro. e ho anche gli occhi azzurri, sempre dentro ovviamente eheh!un bacio veloce che al lavoro mi torchiano :/

  16. Sara ha detto:

    non ho altro da dirti se nn ke 6 proprio una persona da ammirare! ce ne fossero tanti altri cm te, sicuramente sarebbe un mondo migliore. torna a troavarmi-Sara-

  17. Davide ha detto:

    ciaao, e buona serata qui piove tutto il giorno:(…ma sta nevicando sulle montagne piemontesi o no??? speriamo in beneciaociaoDavide

  18. Sharon ha detto:

    ciao bellaaaaaa!!!!sono passata e ti lascio un salutino!sharolina 🙂

  19. Unknown ha detto:

    no guarda trl è una fregatura assurda,mi fa innervosire!!! un misero palchetto, niente ospiti, gente che strlla senza motivi… boh!!! e abbastanza stupido! e io che volevo sentire un pò di musica liveee ufffaaaaaaaa

  20. LeFantômeDeL'Opéra. ha detto:

    FANTASMADELL\’OPERAE\’QUI…VOTATEILSUOBLOG… :-)che vuoi farci ? il tempo è tiranno verso i nostri blogs:-)grazie della visita, mi fa semrpe piacere notarti da meF.d.O.

  21. Unknown ha detto:

    Wow, una vera countryside girl! Comunque si, non vedo l\’ora di partire…ormai meno 4 giorni! Ho anche contattato la ragazza che mi ospiterà e sembra molto simpatica…poi scrivo tutto bene in un intervento! 🙂

  22. zibмιѕiα ha detto:

    Cara Gissi, un pò come l\’isola dei famosi,no? Eheh, un bacio!

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